La Fondazione Graziella-Angelo Gori ha confermato l’impegno in uno dei Paesi più poveri dell’Africa
L’ultimo intervento ha riguardato l’acquisto di due motocarri, concordato con don Davide Scalmanini
AREZZO – Creare nuove opportunità lavorative per garantire un reale sostegno alle famiglie più in difficoltà. Questo è l’obiettivo del rinnovato impegno della Fondazione Graziella-Angelo Gori orientato verso uno dei Paesi più poveri e insicuri dell’Africa, il Niger. L’intervento in questo territorio si è concretizzato negli anni passati nella realizzazione di un grande complesso educativo dove favorire lo sviluppo della cultura e la formazione professionale, mentre sta proseguendo ora attraverso una serie di donazioni indirizzate a progetti nel comune rurale di Dosso e coordinate dal parroco missionario don Davide Scalmanini.
Il più recente contributo è stato orientato all’acquisto di due motocarri che, destinati al trasporto di persone con una funzione simile a quella dei taxi, permetteranno l’avvio di nuove attività commerciali, con un’operazione che la Fondazione Graziella-Angelo Gori ha portato avanti con l’intermediazione del Movimento Per La Lotta Contro La Fame Nel Mondo di Lodi. Questi mezzi verranno forniti gratuitamente in utilizzo a famiglie con bambini in situazioni di gravi difficoltà per la sussistenza quotidiana, favorendo così nuove forme di guadagno. «Tra i destinatari dei motocarri – spiega don Davide, – rientreranno anche donne senza marito e con figli che avranno la gestione del mezzo e che potranno noleggiarlo a 5.000 franchi al giorno. In questo modo riusciremmo ad attuare un doppio aiuto: per le madri che con il noleggio potranno godere di una piccola entrata e per gli uomini che avrebbero un mezzo a loro disposizione per attivare un’attività professionale».
L’attivazione di interventi per garantire un futuro alle famiglie è una delle priorità dell’impegno missionario di don Davide in Niger: l’intenzione, infatti, è di contribuire ai casi di maggior bisogno per prevedere nuovi lavori o nuovi corsi in grado di gettare le basi per un sostentamento in autonomia. In questo senso, il centro educativo realizzato dalla Fondazione Graziella-Angelo Gori a Dosso ha ospitato una scuola di taglio e cucito, una scuola di legatoria artigianale e, attualmente, un corso di inglese tenuto da volontari delle Ong. Don Davide ha inoltre avviato l’esperienza di una cooperativa per fabbricare olio di arachidi per poter dare indipendenza economica alle famiglie coinvolte nel progetto. «I miei nove anni da missionario in Niger – continua, – sono stati rivolti a portare un aiuto concreto: non solo azioni di carità, ma misure reali per rendere le famiglie autonome e in grado di auto-sostenersi. Soprattutto quelle più vulnerabili, ad esempio quelle con donne sole con bambini. Tutto questo in un Paese particolarmente povero, difficile e insicuro dove il terrorismo di matrice islamica di Boko Haram ha ormai preso possesso di vaste aree con infiltrazioni sempre maggiori dai confini di Mali e Burkina Faso, con sequestri e con omicidi di sacerdoti. La situazione sta degenerando ma il compito di noi religiosi, in mezzo a tante difficoltà, è di portare un messaggio di conforto e di speranza alle famiglie».