AREZZO – L’educazione dei giovani come strumento per costruire la pace e ridurre i conflitti. Questa è la missione del progetto Educ4Peace sostenuto dalla Fondazione Graziella – Angelo Gori Onlus che, ideato da Georges Dougnon (presidente di Rondine International Peace Lab e promotore del dialogo internazionale per la cultura della pace), è motivato dall’obiettivo di condurre interventi di scolarizzazione e di alfabetizzazione per i bambini e i ragazzi delle zone di guerra del Mali. Questo Paese dell’Africa Occidentale è infatti caratterizzato da molti conflitti, con villaggi controllati da gruppi armati e con tanti giovani sfollati impossibilitati a sviluppare un’istruzione di qualità.
La sfida di Educ4Peace è di creare una cultura favorevole allo sviluppo della pace attraverso lo sviluppo dell’educazione che può fornire la preparazione, la cultura e la sensibilità per arginare i conflitti, facendo affidamento sulla collaborazione e sul sostegno di numerose associazioni, enti e onlus di più zone del mondo. L’impegno condiviso è infatti di strutturare iniziative di sensibilizzazione e di raccolta fondi (ad esempio, la vendita delle magliette dell’associazione) che permetteranno di favorire la scolarizzazione dei giovani di diverse città del Mali che sono attualmente sfollati a causa del conflitto, prevedendo l’acquisto di kit scolastici, libri, quaderni o altro materiale didattico. Verso questa finalità sarà destinato anche il contributo previsto dalla Fondazione Graziella – Angelo Gori Onlus.
La missione di Educ4Peace è portata avanti in parallelo all’attività anche del Rondine International Peace Lab, un’organizzazione internazionale nata con l’obiettivo di esportare nel mondo il “Metodo Rondine” per la trasformazione creativa dei conflitti in ogni contesto. Questa associazione è costituita dagli alunni dello Studentato Internazionale di Rondine che, al termine del loro percorso formativo all’interno della Cittadella della Pace, applicano gli strumenti e le professionalità acquisite nella promozione del dialogo, della coesistenza e di processi di pace in contesti di conflitto o post-conflitto. Un’attenzione particolare è stata rivolta anche verso il Mali con l’obiettivo di sensibilizzare alla coesione sociale tra gruppi etnici in conflitto tra loro ma conviventi negli stessi luoghi a cui, nell’ultimo biennio di emergenza sanitaria, sono stati donati mascherine, saponi e altri prodotti utili per prevenire il contagio. «La volontà – spiega Georges Dougnon, – è di utilizzare l’istruzione e l’educazione per guidare il cambiamento del Mali verso un futuro di pace, con una trasformazione creativa che possa creare una resilienza ai conflitti e portare i ragazzi dalla guerra alla scuola. Il sostegno di realtà quali la Fondazione Graziella – Angelo Gori rappresenta un forte aiuto per raggiungere questi obiettivi, permettendoci di donare kit scolastici a bambini che vogliono tornare a scuola o che già sono a scuola ma che non hanno le risorse sufficienti per acquistare l’occorrente».