Insieme a Don Mario Cornioli e Associazione Habibi. Un pulmino per i bambini orfani e con disabilità di Betlemme

Don Mario Cornioli, Habibi

L’associazione tiberina Habibi è tra le realtà sostenute nel 2019 della Fondazione Graziella-Angelo Gori

L’intervento è stato orientato all’acquisto di un nuovo pulmino per la casa famiglia Hogar Nino de Dios

 

AREZZO – L’impegno della Fondazione Graziella-Angelo Gori volge per la prima volta verso la Terra Santa. Tra le realtà sostenute nel corso del 2019 rientra anche l’associazione di promozione sociale Habibi che, dal 2014, orienta la propria attività nella promozione di iniziative di solidarietà sociale e culturale in Palestina e in Giordania, con l’obiettivo di intervenire in situazioni di povertà, di ridurre le disparità e di tutelare il rispetto dei diritti umani di tutti. Questa realtà è nata dalla volontà dei cittadini di tutta la Valtiberina di sostenere l’opera solidale di don Mario Cornioli, sacerdote biturgense del Patriarcato Latino di Gerusalemme e parroco di Jabal Amman.

Il contributo previsto dalla Fondazione Graziella-Angelo Gori è orientato al progetto “Un pulmino per casa famiglia Betlemme” per portare un supporto all’attività della casa famiglia Hogar Nino de Dios, un luogo di accoglienza per bambini con disabilità che sono stati abbandonati o che si trovano in stato di necessità. La struttura di Betlemme, gestita dalle suore della Famiglia del Verbo Incarnato, ospita al momento circa venti bambini con impedimenti mentali e fisici, ma ogni giorno riceve disabili che partecipano alle sue attività pomeridiane. La casa-famiglia faceva affidamento da tredici anni su un vecchio pulmino che necessitava di essere sostituito, dunque ha attivato una campagna di sensibilizzazione a cui ha aderito anche la Fondazione Graziella Angelo-Gori Onlus per l’acquisto di un nuovo Citroen Jumpy per accompagnare i suoi piccoli nelle loro necessità quotidiane. «Donazioni come quella attuata dalla fondazione – spiegano dall’associazione Habibi, – sono fondamentali per la nostra azione di aiuto verso la Terra Santa. La sensibilità dimostrata dall’azienda ci fa capire come certe realtà del nostro territorio tengano alle attività e alle finalità dell’operato di don Mario in Terra Santa».

 

Arezzo, lunedì 24 giugno 2019