La Fondazione Graziella Angelo Gori, ha cofinanziato la realizzazione del secondo ascensore dello storico istituto della Casa Pia di Arezzo.
AREZZO – Un contributo per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti agli anziani della Casa di
Riposo “Vittorio Fossombroni”.
Tra i progetti sostenuti nel corso del 2020 dalla Fondazione Graziella – Angelo Gori rientra la partecipazione alla realizzazione di un secondo ascensore all’interno dell’istituto cittadino per consentire gli spostamenti tra piani e ambienti diversi da parte di operatori e di residenti che, in molti casi, presentano difficoltà di deambulazione.
Questo importante e ambizioso progetto di modernizzazione è armoniosamente integrato in un edificio storico, nel pieno cuore di Arezzo, che trova le proprie radici in un antico convento benedettino e che oggi ospita una moderna azienda di servizi pubblici che si occupa di assistenza ad adulti ed anziani autosufficienti e non autosufficienti, in regime residenziale o semi residenziale.
La casa di riposo, storicamente conosciuta come Casa Pia, ospita circa ottanta anziani e opera in regime di
convenzione con il Comune di Arezzo e con la Ausl Toscana Sud-Est, con una particolare attenzione rivolta alla qualità, alla trasparenza e all’efficacia di un servizio capace di prendersi carico di tutti gli aspetti della vita quotidiana dei residenti.
La struttura ospita anche un centro diurno semi-residenziale dove vengono svolte diverse attività occupazionali che rappresenta un punto di riferimento per l’incontro e la socializzazione, offrendo un aiuto alle famiglie e un sostegno agli stessi utenti che possono trovare occasioni per stimolare la loro autonomia, le loro capacità, le loro conoscenze e le loro relazioni interpersonali.
«La realizzazione del secondo ascensore – commenta Maria Paola Petruccioli, presidente della Casa di Riposo “Fossombroni”, – è essenziale per agevolare gli spostamenti degli ospiti tra i piani della struttura e per garantire un altro impianto in caso di emergenza o malfunzionamento di quello già esistente, anche in considerazione del fatto che gran parte dei residenti hanno difficoltà di deambulazione.
Ringraziamo la Fondazione Graziella – Angelo Gori per la sensibilità e l’attenzione dimostrata verso i nostri ospiti
che rappresentano un vero patrimonio per la memoria della città».