AREZZO – Quarant’anni di attività per la sezione di Arezzo dell’Ammi – Associazione Mogli Medici Italiani. Il traguardo è stato festeggiato con un convegno sulla responsabilità professionale del medico tenuto dall’onorevole Federico Gelli e, soprattutto, con la presentazione di un calendario che finanzierà l’acquisto di un apparecchio per la riabilitazione del pavimento pelvico che verrà donato all’ospedale San Donato. Entrambe le iniziative dimostrano l’impegno dell’Ammi nel promuovere sul territorio aretino un’educazione sanitaria e una corretta divulgazione della medicina preventiva, attraverso momenti formativi rivolti ai medici e interventi a sostegno delle strutture sanitarie. L’associazione, guidata dal 2013 da Tiziana Bianchini Baldoncini, conta oggi sessanta socie tra mogli dei medici, dottoresse, biologhe e farmaciste. «In quarant’anni di attività – spiega la presidente, – ci siamo impegnate nel porre l’attenzione su argomenti di informazione e prevenzione per sostenere la sanità locale, portando ad Arezzo le testimonianze di medici, scienziati e ricercatori di livello internazionale. Una sanità più efficiente, infatti, riduce i costi del sistema sanitario e migliora la qualità della vita dei cittadini».
Proprio per garantire un sostegno al San Donato, l’Ammi ha abbinato i festeggiamenti dei quarant’anni alla stampa di un calendario realizzato insieme agli studenti del Liceo Artistico “Piero della Francesca”con il coinvolgimento di numerose realtà cittadine, tra cui la Fondazione Graziella-Angelo Gori Onlus che da tempo ne sostiene le attività. Gli alunni sono andati a fotografare dodici reperti storici del Museo Archeologico Nazionale “Mecenate”, li hanno rielaborati graficamente e ne hanno fatto un’opera dal titolo “Oltre la Chimera” che sarà ora distribuita con un più alto fine benefico. «L’intero ricavato dalla vendita – ribadisce Bianchini Baldoncini, – sarà orientato a sostenere i 10.000 euro di spesa per l’acquisto di una nuova strumentazione per l’ospedale per le patologie del pavimento pelvico che colpiscono tante donne con l’avanzare dell’età, causando disturbi soprattutto all’apparato urinario».
Il momento di formazione per i medici, invece, è stato tenuto dall’onorevole Gelli che è il promotore della legge sulla responsabilità professionale in vigore dall’aprile 2017. La norma riafferma il diritto alla salute a carico delle strutture sanitarie, ma riduce la responsabilità penale dei medici escludendo la punibilità per imperizia quando questi rispettano le raccomandazioni previste dalle linee guida. Praticamente, dunque, la legge è una forma di tutela per i medici virtuosi, ne valorizza la professionalità e permette loro di operare con maggior serenità. «Abbiamo avuto l’opportunità di trattare questi temi direttamente con il loro promotore – aggiunge Bianchini Baldoncini, – con un approfondimento a cui erano presenti oltre cento persone. Si è trattato di una positiva occasione per parlare delle responsabilità dei medici e per consapevolizzare tanti professionisti che quotidianamente operano al servizio della salute dei cittadini».